ATTIVITA’ MOTORIA

ginnastica dolce

 

 

GINNASTICA DOLCE

Parlando di attività motoria per la terza età, qualcuno può pensare a pesi, attrezzi, salti, ecc.., come se fosse possibile perpetuare all’infinito gli esercizi imparati in gioventù, in palestra o sui campi d’allenamento, magari solo riducendo i carichi di lavoro. Non è così, o meglio, non è solo così. Quello che si deve cambiare è l’approccio, il modo di pensare la finalità del ‘movimento’. Se ieri si voleva modellare il proprio corpo, potenziarne i muscoli, spostare il limite della fatica, oggi, verso i sessant’anni, è necessario pensare alla cosa più importante: la ‘propria autonomia’, la libertà di muoversi, la capacità di fare da soli, di vivere serenamente riducendo il meno possibile le proprie attività quotidiane. Il nostro fisico per quanto allenato, cambia: le fibre muscolari diminuiscono e si assottigliano, le ossa perdono spessore e peso, i riflessi (domande e risposte cerebrali) rallentano, persino la nostra altezza diminuisce. Dobbiamo rendercene conto e cambiare quindi le nostre pretese.

Sarà necessario ‘allenarsi’ per potersi alzare dal letto, gestire l’igiene personale, vestirsi, riuscire ad alzare sacchi e scatole, fare scale, camminare spediti, salire e scendere dalla macchina, e così via… in totale sicurezza. Non sentitevi vecchi leggendo queste righe. Vecchi lo diventeremo comunque ma è importante per la nostra serenità e completezza di vita che lo si faccia da sani e soprattutto in totale autonomia, il più a lungo possibile. Questo è il senso della ‘ginnastica dolce’, questa la sua finalità. Tenere viva la nostra testa, le nostre braccia, le nostra gambe, le nostre articolazioni, la nostra schiena, e così via… La capacità di movimento è sinonimo di libertà, libertà di relazioni, libertà di coltivare le nostre passioni, libertà di visitare posti, partecipare ad eventi, conoscere e frequentare persone, senza dipendere da nessuno e soprattutto senza arrivare piano piano a ‘rinunciare’, a isolarsi per non dover chiedere una mano, a spegnersi. Questo si che ci farebbe sentire vecchi, soli ed inutili. Invece siamo ‘importanti’. Prepararsi significa rispettare sé stessi e chi ci sta accanto e, lavorando con metodo, mantenere vivo il nostro corpo, il nostro stato d’animo, il nostro sorriso.

Ciau

A disposizione 3939152481 Guido Campari